Dal 2023 chi ha la Partita Iva può uscire dal regime forfettario anche durante l’anno: ecco quali sono i requisiti e i pro e i contro.
Nel 2023 c’è una novità importante per i possessori di Partita Iva: si potrà uscire dal regime forfettario anche nel corso dell’anno. Ovviamente, servono determinati requisiti. Questa manovra ha sia pro che contro: dall’aumento della tassazione alla possibilità di accedere alla fatturazione passiva, vediamo quali sono.
Partita Iva: come uscire dal regime forfettario durante l’anno?
Grande novità per i titolari di Partita Iva con regime forfettario: a partire dal 2023, si potrà uscire dalla tassazione agevolata anche durante l’anno. Fino ad oggi, infatti, questa possibilità non c’era. Quanti hanno P.Iva forfettaria non dovranno più attendere l’1 gennaio per decidere se fare o meno il passaggio al regime tradizionale. Ovviamente, ciò può avvenire soltanto se si hanno determinati requisiti.
Generalmente, nel momento in cui si apre la Partita Iva si ha la possibilità di accedere al regime forfettario, con tassazione tra il 5 e il 15%, oppure a quello ordinario, con tassazione Irpef a scaglioni dal 23% al 43%. Il forfettario, godendo di una tassazione agevolata, prevede che il titolare non superi una certa soglia di reddito, pari a 100.000 euro. Prima, se questo superamento avveniva in corso d’anno si doveva comunque attendere l’1 gennaio per fare il passaggio. Oggi, invece, si può passare al regime tradizionale durante l’anno in cui il requisito in oggetto viene a mancare.
Cosa cambia dal regime forfettario a quello tradizionale?
Passare dalla Partita Iva forfettaria a quella tradizionale, oltre all’aumento delle tasse, comporta anche altri obblighi. Innanzitutto, cambia la fatturazione. Mentre fino a 100.000 euro il professionista o l’imprenditore con forfettario non addebitava l’Iva al cliente, dal superamento della soglia in poi, si applica l’Iva. Allo stesso tempo, però, il titolare ha la possibilità di accedere alla registrazione delle fatture passive e alla detrazione dell’Iva. Pertanto, da un lato si va a perdere con l’aumento della tassazione, mentre dall’altro si va a recuperare con la dichiarazione delle spese sostenute.
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ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2023 16:31